Ieri, a quanto parrebbe anche la Festa della Donna, mi sono imbattuta in un articolo molto gretto in cui una “collega” blogger quasi coetanea (millantata giornalista di viaggi e cultura) elencava agli uomini quali sono le dieci categorie di donne da evitare. Da notare che non si tratta di satira, non è Lercio, e la giornalista non intende fare ironia. L’odio per le donne per le altre donne è il grande passo indietro del femminismo nel 2k21. Andrà a finire che faranno pure passare per buono che il Covid è femmina e che è del segno dei Pesci…
- L’insistente – La donna perfetta sta sempre zitta e non fa domande. Ti chiedo scusa per certi discorsi infiniti in cui ho cercato (male) di spiegarti la mia diabetica filosofia, anche senza che me lo chiedessi. Ti chiedo scusa anche per le giornate troppo silenziose e monosillabiche. Ti chiedo scusa se sono come la Settimana Enigmistica. Ti chiedo scusa se verrei a cercarti da Milaanoo fino a Bangkok, passando per Londra…
- La gelosa psicopatica – La donna perfetta non ha mai il ciclo, a quanto pare. Ti chiedo scusa per non essere mai gelosa, di piacermi, di riconoscere che quando sbavi per una strafiga hai pure ragione, di stimare le altre donne che sicuramente stanno cercando di avere pazienza per un altro uomo e non si possono accollare pure te, di non avere sentimenti d’odio retroattivi, a parte il secondo giorno di ciclo in cui mi devi togliere qualsiasi oggetto contundente dalla mano. Ti chiedo scusa se certi giorni riuscirei ad incendiare il Mondo con un accendino ed altri tremo come una foglia e non mi alzerei dal letto.
- La politicamente impegnata – La donna perfetta non si interessa di attualità, perché è scema e le cose da uomo alfa non le capisce. Chiedo scusa se della Gazzetta Sportiva leggo solo l’Oroscopo di Antonio Capitani. Chiedo scusa se bevo la birra ma le partite di calcio non le capisco. Chiedo scusa se parlo di tutto quello su cui so conversare o sto zitta ad ascoltare se un argomento non lo conosco. Chiedo scusa se parlo tanto.
- La social addicted – La donna perfetta non mostra a tutti il proprio corpo. Chiedo scusa se mi piace giocare con gli autoscatti, se il mio tatuaggio mi piace tanto e l’ho messo su una storia, se mi piace guardarmi allo specchio, truccarmi, mettermi un bel vestito… Chiedo scusa se tutto sommato lo faccio per essere guardata da te al 50%, ma al 50% lo faccio solo per me, come una sorta di vibratore mentale.
- La profumiera – La donna perfetta non si concede al primo appuntamento perché è da poco di buono, ma si concede al secondo se no è una f** di legno, insomma conosce l’arte di fare la preziosa, di fartela annusare perché ce l’ha d’oro e solo lei. Chiedo scusa per com’è andata, ma qui censuro. E “Tenet”non l’ho capito, ma non credo che abbia a che fare con il mio misero cervello muliebre. Ti chiedo scusa per quella volta che dissi che possiamo condividere un letto senza fare niente di niente di niente. No, impossibile.
- L’intellettualoide – La donna perfetta non è nerd, perché la cultura è noiosa. Scusa se esisto, a questo punto.
- La spirituale – La donna perfetta non crede in niente, perché vede il suo uomo come un dio. Scusa se credo agli Unicorni e a Babbo Natale e se ti guardo negli occhi senza pensare che mi brucerò. Scusa se a volte cammino un po’ indietro per guardarti il lato B.
- La libertina – La donna perfetta non ha ex, amici maschi e non parla con nessuno, nemmeno all’idraulico. Scusa se credo nella parità dei sessi e nel rispetto reciproco. Scusa se mi pagano per parlare con la gente.
- La donna bancomat – La donna alfa ama regali costosi e che tu le paghi il conto. Se non lo fai sei un taccagno, però se lei fa la donna autonoma ti vuole svilire. Scusa se mi imbarazzo quando non posso pagare o quando apro un regalo. Scusa se mi piace guardarti quando scarti tu un regalo o semplicemente quando leggi una cosa che ho scritto. Scusa se mi piace giocare contro di te, per vedere chi vince (io, ovvio).
- La Promessa Sposa – La donna, in quanto donna, deve volere figli ma se lo dice esplicitamente si sta accollando. Scusa se non sono mamma e spesso mi viene fuori l’istinto materno. Scusa se mi sento ancora tanto figlia e cerco ancora i consigli di mia mamma.
Ma davvero devo impersonificare il gentil sesso di cipria vestito e chiederti scusa? Come se tu non lo sapessi già che non rutto, non bestemmio, mi faccio la ceretta sotto le ascelle senza pensarlo un atto patriarcale e twerkerei volentieri con Willie Peyote, non mi curo di essere simpatica (ma poi simpatica a chi che a me stanno tutti sulle scatole a priori?) e sono come il caffé senza zucchero (che amo)…
Ho capito tanto sull’essere donna durante una notte in cui mi sono vestita di rumore bianco dopo essermi spogliata di fretta, senza grazia. In cui sono stata come quella certa notte del Ligabue, un po’ porca e un po’ mamma. Ho capito che voglio essere vizio e non convenzione sociale.
Chi sceglieresti come complice se volessi fare una rapina? – Te, P. Te anche se ci arresterebbero all’entrata della banca per come sei fatta.
Tu. Solo tu. Perché mi hai insegnato che crescere e cambiare non sono la stessa cosa. Perché mi hai insegnato ad essere una donna davanti a un uomo.
L. Battisti
Dieci ragazze per me, però io muoio per te.
❤ Miss Raincoat
#thisisnotalovesong