Lettera a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

Siccome quest’anno sono stata:

[] bravissima [] abbastanza brava [] brava [X]talmente brava che nemmeno la mamma ci crede

Mi piacerebbe tanto ricevere : ______________________________________________

No, va beh Klaus – ti chiamo così, tanto ormai ricevi  le mie lettere da poco meno di trent’anni. E non credo che il timbro postale di Colorina, terra che d’inverno diventa più fredda della Lapponia finlandese, non ti sia mai parso quantomeno bizzarro (tant’è che i regalini che ti ho chiesto me li hai sempre fatti trovare sotto l’albero, pure se qualche capriccio l’avevo arrabattato).

Ecco, mio caro bell’uomo con la barba bianca, siccome io ti ho scritto di me ogni Natale (un po’ come si fa con i parenti),  quest’anno vorrei che tu mi scrivessi un po’ di te…

Veramente la Befana è tua amante? Nel 1931 ti sei venduto per fare alla Coca Cola per pagare i debiti di gioco? Dove e come vivi durante i mesi che non sono dicembre? La renna Rudolf frequenta ancora gli alcolisti anonimi? Conosci un folletto-aiutante che sia bello, intelligente e simpatico? 

E io sono sempre rimasta quella bambina alla quale piaceva tanto scrivere, ma mai dentro le righe. Ti ho domandato almeno 28 regali diversi, perché chi cambia è vivo, eppure oggi – il giorno durante il quale casa mia si veste a festa – potrei solo fare una lista di cosa NON vorrei ricevere, soprattutto pigiama di pile, cioccolato (non lo posso mangiare), bambolotti biondi e strani personaggi preoccupati del giorno in cui mi sposerò. 

Spero di ricevere presto tue notizie, perché io lo so che esisti davvero!!!

❤ Miss Raincoat

[Babbo Natale ha visualizzato senza rispondere]

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Falling in Love in…

Il mio film preferito con i miei attori preferiti (e con tema natalizio, neanche a farlo apposta), recita che l’Amore non va in Vacanza: tanto vale portarsi in vacanza anche la persona con la quale fai/vorresti fare l’amore, quindi!!!

Ma quando sei  anche una Guida lo sai che, seduta a un tavolo pre-natalizio, ti perverrà nell’aere il suono fatidico di una domanda idiota… 

Alcuni esempi pratici: 1- Ti hanno mai perso i bagagli all’Aeroporto? 2- Quali saranno le località top del 2018 (trovate i trend di Google del 2017 qui) ? 3- Hai mai fatto snorkeling assistendo all’Aurora Boreale? 4- Mi organizzi un viaggio a …, dopo ti pago da bere! – e poi si smaterializzano 5- Quando lavori hai un kit speciale oltre a microfono+bandierina? 6- Ti sei identificata nella nuova pubblicità Golia Active Plus ? — Ecco, a queste, se n’è aggiunta un’altra, quantomeno bizzarra e nemmeno posta da un umano dotato di bisturi…

“Qual è la malattia più frequente per i turisti?”

Va beh, lo sanno tutti che è il cagotto. Ma non mi pareva il caso di dirlo in una situazione conviviale, perciò ho annunciato l’altra vincitrice della top ten: le malattie sessualmente trasmissibili. Perché, si sa, il turista è un umanoide lascivo e sguaiato. Da qui mi cade il gelo attorno al tavolo. E lo sapete perché? Perché quasi a inizio 2018, mentre si parla di global goals e google trends sviolinati, ci sono ancora personcine simpatiche che si oppongono, soprattutto per pigrizia credo, all’uso del preservativo (quanto all’utilizzo, Youtube avrà sicuramente una sfilza di tutorial!!!). Per i Superman che ancora sostengono che stanno scomodi, qualche anno fa, per l’annuale campagna di sensibilizzazione, era stato lanciato uno spot esilarante in cui un’adolescente prendeva in giro questi peracottari infilando metà braccio in un profilattico standard e il dito medio nel serbatoio. Così, giusto per dire, che a tavola potete esagerare con le frottole, ma poi nel letto fate i seri (qualunque sesso, abitudine o tendenza abbiate) !!!

[qui un elenco delle  MTS, a fini didascalici; a fini medici rimando sempre a un umano dotato di Laurea in Medicina ]

Sulla falsa riga, la Control ha lanciato un’edizione limitata, “Falling in Love in…”, dedicata ai viaggi, alle città d’arte europee e, ovviamente, al sesso sicuro.

L’azienda ha selezionato le capitali in cui è più probabile innamorarsi (Roma, Milano, Porto, Lisbona, Madrid e Barcellona) e ha creato un’edizione limitata che ha catturato la mia attenzione. Tra le cose, per questioni di lavoro, ho aderito alla Giornata di Prevenzione dell HIV (1°dicembre) e ho avuto in dono Falling in Love in Milano.

A Milano c’eravamo già stati qui.

All’interno della confezione ci sono 6 preservativi (che per un weekend corto, in linea di massima potrebbero bastare, neh!!!) e una piccola mappa che indica i 5 luoghi più romantici della città – costo di listino ca. 8€. A Milano sono stati nominati vincitori il Ponte delle Sirenette nel Parco del Sempione, il Planetario nei Giardini di Porta Venezia, Villa Invernizzi con fenicotteri annessi, l’hipsterissima Balera dell’Ortica (a Lambrate) per mangiare e ballare il lissssio e Piazza Affari, poco distante da Piazza Duomo, con la statua L.O.V.E. (che però è un dito medio in marmo di Carrara).

Potrebbe essere un bel regalo di Natale: 6 preservativi e un weekend fuori!!!

**Fate l’Amore, non fatevi i Selfie!**

❤ Miss Raincoat

Caro Babbo Natale,

Per quest’anno, siccome sono stata molto brava…

No, voglio essere sincera. Quest’anno non sono stata poi così tanto brava. L’anno scorso, però, ti avevo chiesto una certa cosa sotto il vischio e avevo pure aggiunto di sapere benissimo che è vietato coglierlo e, per non darti problemi con la Forestale, ti avevo detto che andava bene pure senza.

Lo so… non è stata una mossa furba svegliarmi accanto a uno dei tuoi folletti e poi defilarmela…. Ma –che cavolo– la Befana doveva assolutamente portarmi un regalino di consolazione, dato che tu ti sei dimenticato di me in un anno in cui davvero mi ero comportata da brava bambina, senza dire le parolacce, essere troppo selvatica, fare mosse azzardate, epurando la mia sincerità dalle cattiverie ed equilibrando cause – fatti – conseguenze.

Allora, non biasimarmi se quest’anno, accettando di essere nata in un dì di vento, non mi sono più accontentata e ho voluto anche l’uragano, compresi i cocci del giorno dopo, che ho raccolto e ricucito insieme, come riuscivo.

Perciò, che cosa vorrei per quest’anno?

Un unicorno.

Tu dirai che gli unicorni non esistono o che li vedo solo io, perché tu sei un uomo rude del Nord, abituato a Renne, Bombardino e Rock’n’Roll. Io dico che gli unicorni, se ci badi bene, sbucano fuori sempre al momento giusto (non serve andare nei boschi, a volte basta girare l’angolo dopo 8 ore di lavoro; anch’io ero sicura che li avvistassero solo in Valmalenco o in Osteria, neh!). Sono quelle cose che sono sbagliate, folli, amorali, impensabili, improvvise, fairy as a star when only one is shining in the sky, ma che ti fanno sentire felice e sprizzante di quella polverina magica che accompagna il loro frettoloso trotto:  se non ci  stai attento passano e non te ne accorgi nemmeno….

Ti prometto che ridurrò ai minimi storici le strette di mano, o come cavolino di Bruxelles le vuoi definire, penserò al bene dei miei folletti-turisti, alle coronarie del mio Capo A. e alla meta del mio viaggio di compleanno, che vorrei tanto fare ma non so ancora dove. Ma con unicorno in giardino, sarebbe tutto diverso, non credi? Magari riuscirei a cacciarmi meno nei guai per andare a caccia di farfalle (nello stomaco).

Klaus, insomma, per quest’anno ti chiedo di portare pazienza: ho deciso di essere me. Tu te lo ricordi, vero, quanto era stato straziante avere il Suo regalo sotto l’albero e, al momento di scartarlo, Lui non c’era più? Non voglio più vivere quella sensazione di essere sbagliata, penitente, dimenticata, come se qualcuno mi avesse tolto il diritto di vivere la mia vita. Oggi che sono felice, voglio continuare ad esserlo.

Vorrei tanto un unicorno. Perché… Voglio tenere in mano ciò che mi fa sentire viva come una bolla di sapone. Voglio volere quello che voglio (senza sentirmi in colpa) e credere a Babbo Natale anche se ho quasi 28 anni. Non me ne importa del finale, voglio una storyline avvincente, insomma.

Perciò, ti prego di fare il possibile quest’anno. Lo so che l’anno scorso ti avevo chiesto qualcosa di azzardato, un CiccioBello con il quale avrei giocato qualche mese e poi chissà. Ti avevo chiesto un bacio sotto il vischio quando non facevo altro che fare finta che mi piacessero le romanticherie vuote e che si potessero fare dichiarazioni d’amore con un trolley in mano e un passato ancora da chiudere, che faceva corrente. Perciò, posso avere un unicorno, visto che sono tornata sul lato A del mio disco?

Grazie e all’anno prossimo.

Io Babbo Natale lo seguo qui!

La tua affezionatissima

Patrizia

(Io oggi, da tradizione, ho preparato albero, presepe e affisso la strenna sulla porta di casa)