Trieste da (assolutamente) Vedere [#1]

Una guida in vacanza

Come molti di voi già sanno, adoro i posti con l’acqua, dal mare alla pozzanghera. Perciò, riesce a sbalordirmi sia l’alba sul Mar Mediterraneo sia un canale della Lega Anseatica, per esempio.

Quest’anno è toccato a Trieste, che mi è piaciuta un sacco per il suo essere una città dai mille contrasti: un golfo sull’Adriatico abbracciato dall’altipiano carsico. E poi, la scenografica Piazza Unità d’Italia,  in Europa la più grande in europa con affaccio sul mare, la quale, malgrado il mare, ha un’impronta decisamente viennese. Inoltre, l’antica Tegeste, memore dell’Impero Romano, fu asburgica fino al 1918, quando fu annessa all’Italia  la prima volta (la seconda nel 1954).

Cominciamo con il primo episodio (domani il secondo e ultimo) di ciò che si deve assolutamente vedere durante la passeggiata alla scoperta del capoluogo friulano (comunque MAI chiamare un triestino <friulano>, potrebbe finire male!)

  • IL PORTO – Riva III Novembre

Mi piace intenderlo tra i due fari, il Faro della Vittoria nel rione Gretta  e la Lanterna, ossia il faro vecchio sul Molo Fratelli Bandiera. Ovviamente, tra i moli, il più famoso è sicuramente il Molo Audace con la sua Rosa dei Venti: a percorrerlo fino alla fine ci immergiamo nella storia abbastanza recente del nostro Paese, fu qui che il primo cacciatorpediniere italiano attraccò nell’allora straniera Trieste. Se ci voltiamo verso il centro-città è difficile non scorgere la cupola verde del settecentesco Palazzo Carciotti e le due torri della Chiesa S. Nicolò dei Greci (neoclassica). Altri punti d’interesse del lungomare sono la Scala Reale (monumento ai bersaglieri e alle ragazze triestine), l’Acquario con vicino il Salone degli Incanti (già pescheria centrale, ora spazio culturale) e Piazza Venezia (dove la statua dell’uomo panciuto ci rappresenta Massimiliano d’Asburgo).

  • PIAZZA UNITA’ D’ITALIA

Come ho anticipato prima, lo stile della piazza è molto mitteleuropeo, ma è ulteriormente affascinante per la presenza del mare. I palazzi che vanno a formare il salotto cittadino, per altro istituzionale, vanno a cambiare letteralmente colore a seconda della luce (di notte l’illuminazione è fantastica, comunque!). Il palazzo centrale è il Municipio, molto particolare nell’architettura, il quale ospita Mikez e Jakez (due bronzi che si divertono a segnare le ore – ogni quarto, mezzo e ora). Sul lato a sinistra, troviamo il Palazzo della Luogotenenza Austriaca/Palazzo della Provincia, con i suoi meravigliosi mosaici (è il mio preferito). Sul lato a destra, invece, guardiamo il Lloyd Triestino/Palazzo della Regione con le fontane di Teti e Venere. In mezzo alla piazza, svetta la Fontana dei Quattro Continenti. Lì accanto, sulla pavimentazione, un’iscrizione ci ricorda che il 18 settembre 1838 Mussolini promulgò qui le leggi razziali.

  • PIAZZA DELLA BORSA

Dopo Piazza Unità d’Italia, è conosciuta come secondo salotto cittadino. Il Palazzo neoclassico con la Fontana di Nettuno davanti è il Palazzo del Commercio. Spostando lo sguardo sulla pavimentazione, possiamo divertirci a scoprire l’orario tramite una meridiana umana (che bello sentirsi uno gnomone!!!). Lì vicino, troviamo l’ex palazzo della Borsa, ossia il Tergesteo con la sua galleria. Volendo, possiamo raggiungere Via Alighieri per stringere la mano alla statua di Umberto Saba.

  • CANAL GRANDE E BORGO TERESIANO

Nel cuore del borgo voluto da Maria Teresa d’Austria per dare più aria alla cittadina portuale, troviamo un canale navigabile che imbocca nel Porto. Il palazzo più particolare che si affaccia sull’acqua è il Palazzo Gopchevic, con una decorazione a greche rosse e gialle. Su Ponte Rosso troviamo la statua dello scrittore irlandese James Joyce, che abitò a Trieste (nell’attigua piazzetta la statua della fontana viene chiamata Giovannin de Ponterosso) Infine, le due chiese che capeggiano su questo panorama sono la neoclassica Sant’Antonio Nuovo e la bizantina San SpiridioneCarlo VI d’Austria, all’inizio del Settecento, fu largamente tollerante nei confronti delle religioni acattoliche, perciò fece in modo che a Trieste si spingessero vari mercanti, imprenditori e artigiani di tutto il Mediterraneo Orientale. Nel 1736 serbi (allora illirici) e greci fondarono una Comunità Ortodossa a Trieste (con base alla Chiesa di San Spiridione); nel 1782 i Greci si separarono e costruirono la Chiesa di San Nicolò (in via Mazzini troviamo un hotel e un ristorante greco, in effetti, che sono Filoxenia ed Elià)

[…continua]

❤ Miss Raincoat

 

 

 

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