Gita al Castello di Miramare

Siamo in un quartiere di Trieste, quello più a picco sul Golfo, dove Massimiliano d’Asburgo costruì una dimora da condividere con la moglie Carlotta del Belgio, a metà Ottocento. Il nome “Miramare” significa guardare il mare ed è memore dei castelli spagnoli che piacevano molto a Massimiliano. Lo stile al quale si ispira è quello del Castello di Babelsberg a Potsdam in Germania.

Il parco marino di 22 ettari ospita piante di vari generi, alcune delle quali collezionate dallo stesso Massimiliano, appassionato di botanica, durante i suoi viaggi come ammiraglio della Marina Militare Austriaca.

Nella parte superiore si trova il Castelletto, una residenza più piccola che ospitò i regnanti durante la costruzione, ma che divenne una sorta di manicomio murato per la sventurata Carlotta. Infatti, pare che il Castello sia legato ad una maledizione: chi ne prende possesso non può goderne la bellezza dacché morirà lontano da casa (Massimiliano morì assassinato in Messico e Carlotta impazzì). Vengono ancora più i brividi se si pensa che la coppia entrò nel Castello a Natale 1860.

Io ho raggiunto il sito con i mezzi pubblici da Trieste. Se si alloggia nella città è il modo più comodo così non bisogna spostare la macchina da un parcheggio a pagamento (unica pecca di Trieste, ma risolvibile parcheggiando al Molo IV per 10€ al giorno) ad un altro ulteriormente a pagamento. Il biglietto del pullman, infatti costa 1,25 € e vale un’ora; il parcheggio del sito costa 2,00 € all’ora – considerando che la permanenza dura più di un’ora. Il bus si prende dalla Stazione Centrale oppure da Piazza Oberdan e passa circa ogni 20 minuti; si scende al capolinea, cioè al porticciolo di Grignano. Da lì si prende una scaletta e si arriva alla parte superiore del parco. Una volta finito il percorso al Castello si può uscire sul lungo mare e, in 15 minuti, raggiungere la fermata bivio; oppure, ritornare indietro al porticciolo.

Percorso di visita: Serre – Castelletto – Casa Svizzera (bar) – Lago dei Cigni – Giardino all’Italiana – Molo con Sfinge – Castello – Belvedere – Scuderie

Alcune informazioni: parcheggio a pagamento, bar, wc, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 – parco: gratis , castello: 12,00€

http://www.castello-miramare.it

❤ Miss Raincoat

 

«O Miramare, a le tue bianche torri
attedïate per lo ciel piovorno
fósche con volo di sinistri augelli
vengon le nubi.»

Giosuè Carducci

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I Ponti di Lubiana

Lubiana è la capitale della Slovenia, caratterizzata da una storia sia italiana sia tedesca sia slava e che, così, anche stilisticamente, fonde un miscuglio di Barocco e Art Nouveau. Quindi, è una città che, sebbene a rilento, negli ultimi anni si è sviluppata anche turisticamente (pure per i costi che restano ancora abbastanza contenuti), benché lasci al turista l’esperienza di un clima “a misura d’uomo”.

Non ci troviamo nella Slovenia “patinata”, quella delle spiagge a buon mercato. Siamo nel cuore della nazione, in una valle tra il Carso e le Alpi, segnata da un fiume, il Ljubljanica. Lubiana, infatti, ha un centro storico caratterizzato da diversi ponti.

  • Ponte dei Calzolai (pedonale) – Čevljarski Most – Qui i calzolai vendevano le loro merci durante il Medioevo. Inizialmente  il ponte era in legno; dopo essere stato ricostruito varie volte nei secoli per via di incendi e inondazioni, oggi ne vediamo la versione del 1932: un ponte ad arco in cemento armato. In zona Università.
  • Ponte dei Draghi (stradale) – Zmajski Most – Questo ponte  del 1901 è uno dei migliori esempi dell’Architettura della Secessione Viennese e nasce come un tributo all’imperatore Francesco Giuseppe, ma nel 1991 le particolari statue dei draghi viennesi ebbero la meglio sul nome di battesimo. La costruzione ne ha sostituito un’altra crollata durante il terremoto del 1895. In zona nord del Mercato Centrale.
  • Triplo Ponte (pedonale) – Tromostovje – Ha delle balaustre con più di 600 colonnine in cemento. Anche questo ponte era di legno, ma fu ricostruito nel 1842 da Giovanni Picco, un architetto italiano trapiantato in Austria. Chiamato il Ponte di Franz, come l’arciduca austriaco, è caratterizzato dai due archi e da una recinzione. Tra il Centro Storico e la Città Nuova.

Tra il Ponte dei Draghi ed il Triplo Ponte troviamo la Cattedrale di San Nicola, una settecentesca chiesa gesuita in stile barocco. La riconosceremo subito per via delle sue cupole verdi e delle sue due torri.

  • Ponte dei Macellai (pedonale) – Mesarski most – Doveva essere costruito nel 1930, ma il progetto venne accantonato per via della Seconda Guerra Mondiale; l’idea è stata semplificata e attuata nel 2009. Oggi ammiriamo un ponte con pavimento in vetro e sculture che rappresentano Adamo, Eva, un Satiro e Prometeo.  Tra il Mercato Centrale e il Lungofiume. 

Nella zona nord di Lubiana troviamo un  grande parco, Tivoli. La più grande area verde della città ospita: il seicentesco Castello di Tivoli ** (che fu proprietà anche di Radetzky e con i celebri cani scolpiti in entrata) il Lago rettangolare nella zona sudovest, il complesso sportivo detto Tivoli Hall e il Museo di Storia Contemporanea nel settecentesco Palazzo Cekin.

** da non confondersi con il Castello di Lubiana, la fortezza militare che domina sul centro storico e che si può raggiungere con una funicolare a forma di cubo di vetro.

Dove finire a tarallucci e vino?
  1. Pivnica Union – il pub – birrificio per chi è desideroso di qualità in un ambiente informale. Molto vicino alla Tivoli Hall nel Parco Tivoli.

  2. Cutty Sarky – per i più modaioli e per chi vuole rimanere nel Centro Storico, questo pub, eccellenza per chi vuole degustare qualcosa ascoltando musica. La cura del servizio, la difficoltà di trovare posto e i prezzi tipici di un centro storico, però… Molto vicino alla Cattedrale.

Ho scelto Lubiana perché è una delle città che mi ha fatto scoprire il mio fratellone acquisito, che in questo mese ha fatto gli anni. Come farei senza i nostri discorsi simbolici sulle Ginger Ale, le Corona e i Cuba Libre?

❤ Miss Raincoat