Valtella in Love

Belina e Gianni

Siamo a Spriana, in Valmalenco, un paese sospeso sulle profonde forre del torrente Mallero e famoso per il movimento franoso che incombe sulla valle sottostante.

Durante una Primavera che sembrava non dovesse mai avere fine, Gianni si innamorò di Belina e le giurò amore eterno. Il ragazzo, però, era anche un ottimo cavaliere e fu presto chiamato a raggiungere il suo esercito in terre lontane. Ciò nonostante, promise alla fidanzata che al ritorno l’avrebbe sposata.

Lontano e provato dalla solitudine della guerra, però, si dimenticò della promessa, sposò un’altra donna e non ritornò più a casa. Belina apprese la sciagurata notizia dalle malelingue pettegole del paese. Disperata e con il cuore a pezzi, non ci pensò nemmeno un attimo e corse a gettarsi nel torrente Mallero. Era un Autunno particolarmente freddo e nebbioso.

Eppure, un secondo prima di morire invocò la Madonna della Speranza, perché Gianni pagasse pegno, ma non in vita, soltanto una volta morto. La sua anima avrebbe dovuto vagare inquieta e senza pace.

Al centro di Spriana, su un masso erratico, si erge appunto la Chiesetta della Madonna della Speranza. Qui, a novembre, le coppie di innamorati possono assistere a un’apparizione quasi oracolare nello strapiombo del torrente:

  • se non è vero amore – appare Gianni, angosciato, su di un cavallo nero che galoppa furioso;
  • se è vero amore – appare Belina triste e sconsolata che assiste alla scena del cavallo che quasi trascina l’uomo che l’ha buttata via.

Per chi nell’amore non ci crede più, invece, la Madonna della Speranza può anche intercedere per il mal di denti, basta che si fa un giro attorno alla chiesetta.

La leggenda, comunque, narra anche che quando la Madonna riterrà che Gianni abbia saldato il suo debito con l’Amore, allora nella forra cresceranno dei gigli azzurri. Poco male, dato che per Dante, i traditori sono imprigionati in un lago ghiacciato sopra il quale soffia perpetuo un vento gelido (tipo Selvetta, ma più in grande).

Non ti auguro il male

(solo donne fredde e birra calda)

Miss Raincoat

“E a chi ci vuole male una Makumba”
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