Trieste da (assolutamente) Vedere [#2]

Una guida in vacanza

Come molti di voi già sanno, adoro i posti con l’acqua, dal mare alla pozzanghera. Perciò, riesce a sbalordirmi sia l’alba sul Mar Mediterraneo sia un canale della Lega Anseatica, per esempio.

Quest’anno è toccato a Trieste, che mi è piaciuta un sacco per il suo essere una città dai mille contrasti: un golfo sull’Adriatico abbracciato dall’altipiano carsico. E poi, la scenografica Piazza Unità d’Italia, in Europa la più grande in europa con affaccio sul mare, la quale, malgrado il mare, ha un’impronta decisamente viennese. Inoltre, l’antica Tegeste, memore dell’Impero Romano, fu asburgica fino al 1918, quando fu annessa all’Italia la prima volta (la seconda nel 1954).

Ultimiamo con il secondoo episodio (e ultimo) di ciò che si deve assolutamente vedere durante la passeggiata alla scoperta del capoluogo friulano (comunque MAI chiamare un triestino <friulano>, potrebbe finire male!)

  • PIAZZA OBERDAN

Immancabile la visita al Museo del Risorgimento con attiguo Sacrario Oberdan (da giovedi a domenica, 10-17 , entrata libera). L’edificio, inaugurato nel 1934, porta la firma del triestino Umberto Nordio e sorge sull’area della Caserma Austriaca dove, accusato di tradimento e cospirazione nei confronti dell’imperatore Francesco Giuseppe, Guglielmo Oberdan venne giustiziato il 20 dicembre 1882 (all’età di 24 anni). Adiacente al Museo, troviamo il Sacrario con il Monumento di Oberdan di Attilio Selva e la cella originaria dove l’eroe attese il supplizio. Nel Museo, invece, troviamo documenti e cimeli delle vicende triestine dal Risorgimento fino alla Grande Guerra (garibaldini giuliani, volontari giuliani e dalmati e, ovviamente, molti effetti personali dello stesso Oberdan). Il Salone Centrale, inoltre, esibisce le lunette pittoriche di Carlo Sbisà: dei busti femminili rappresentano le città redente a Trieste (Aquileia, Gorizia. Fiume, Zara, Pola e Parenzo + Spalato con il velo perché irredenta). Mi è piaciuto il ricordo al 7 agosto 1915, alle 16,30: Gabriele D’Annunzio vola su Trieste lanciando bandiere italiane e bombe e gli austriaci cercano di ucciderlo (l’impresa a Fiume sarà nel 1919).

  • PIAZZA VITTORIO VENETO

L’ho scoperta per caso dirigendomi in Piazza Oberdan, ma la Fontana dei Tritoni mi è sembrata indescrivibile. Nella stessa piazza troviamo il Museo Postale e Telegrafico Mitteleuropeo.

  • TEATRO ROMANO

Ai piedi del Colle San Giusto e al limitare della Città Vecchia, troviamo il teatro del II sec. d.C. voluto dal procuratore di Traiano. All’epoca della costruzione era fuori dalle mura ed in riva al mare e poteva ospitare fino a 6.000 spettatori. Come da tradizione classica, sfrutta la pendenza naturale della collinetta. Proseguendo con il cammino, tramite una scalinata raggiungiamo le chiese di Santa Maria Maggiore e San Silvestro.

  • COLLE DI SAN GIUSTO

Il centro storico vero e proprio di Trieste sarebbe qui, dove si arrampicava anche il mio amato Umberto Saba. Ai piedi del colle troviamo l’Arco di Riccardo, del I sec. a.C. Al Colle si accede tramite la monumentale Scala dei Giganti. Una volta saliti troviamo il Castello, la Cattedrale ed il Parco delle Rimembranze.

  • CAVANA

Il nome indica una parte della Città Vecchia. La zona pedonale è molto caratteristica e piena di negozietti e botteghine. Camminando arriviamo fino a Piazza Attilio Hortis dove ci aspetta la statua di Italo Svevo, nonché una vasta scelta di buffet triestini (argomento a cui dedicheremo un altro post).

“Trieste ha una scontrosa grazia” – Umberto Saba

❤ Miss Raincoat

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