[] bravissima [] abbastanza brava [] brava [X]talmente brava che nemmeno la mamma ci crede
Mi piacerebbe tanto ricevere : ______________________________________________
No, va beh Klaus – ti chiamo così, tanto ormai ricevi le mie lettere da poco meno di trent’anni. E non credo che il timbro postale di Colorina, terra che d’inverno diventa più fredda della Lapponia finlandese, non ti sia mai parso quantomeno bizzarro (tant’è che i regalini che ti ho chiesto me li hai sempre fatti trovare sotto l’albero, pure se qualche capriccio l’avevo arrabattato).
Ecco, mio caro bell’uomo con la barba bianca, siccome io ti ho scritto di me ogni Natale (un po’ come si fa con i parenti), quest’anno vorrei che tu mi scrivessi un po’ di te…
Veramente la Befana è tua amante? Nel 1931 ti sei venduto per fare alla Coca Cola per pagare i debiti di gioco? Dove e come vivi durante i mesi che non sono dicembre? La renna Rudolf frequenta ancora gli alcolisti anonimi? Conosci un folletto-aiutante che sia bello, intelligente e simpatico?
E io sono sempre rimasta quella bambina alla quale piaceva tanto scrivere, ma mai dentro le righe. Ti ho domandato almeno 28 regali diversi, perché chi cambia è vivo, eppure oggi – il giorno durante il quale casa mia si veste a festa – potrei solo fare una lista di cosa NON vorrei ricevere, soprattutto pigiama di pile, cioccolato (non lo posso mangiare), bambolotti biondi e strani personaggi preoccupati del giorno in cui mi sposerò.
Spero di ricevere presto tue notizie, perché io lo so che esisti davvero!!!
Certo, dire che Babbo Natale non esiste non è una bella notizia. Anzi, è una brutta notizia. D’altra parte cosa si dovrebbe dire? Che ci sono le prove scientifiche dell’esistenza di Babbo Natale? E che esistono le testimonianze di milioni di persone che hanno trovato giocattoli sotto il camino o sotto l’albero? – Piero Angela
Questa non è soltanto la tela più bella del Rinascimento, del Raffaello nazionale e del tema Sacra Famiglia/Natale/Compleanno di Gesù, ma un vero e proprio simbolo di italianità. Infatti, Napoleone se l’era portata in Francia nel 1797 con varie altre 99 opere e fu riportata in Italia durante la spedizione post 1815, assegnata allo scultore Antonio Canova dal cardinale Ettore Consalvi. Ricordiamo che Canova aveva conosciuto bene Napoleone e la sua famiglia, essendone lo scultore ufficiale: oltre a ricordarci delle sue Tre Grazie o di Amore&Psiche, infatti, ne è celebre la Paolina “Borghese” Bonaparte.
In origine, comunque, il dipinto faceva parte della collezione della Famiglia Medici e fu commissionato da papa Leone X, al secolo Giovanni de’ Medici. Possiamo affermare con sicurezza che la sedia nella composizione, detta appunto camerale, facesse parte della camera da letto di Palazzo Pitti/Uffizi. Le Sacre Famiglie susupporto tondo erano un oggetto di collezionismo per le case borghesi fiorentine (anche Michelangelo realizzò il famoso Tondo Doni per Agnolo Doni) e si ordinavano in onore di Matrimoni o Battesimi. Cronologicamente, il dipinto venne realizzato dopo l’intervento di Raffaello nelle sale vaticane, con un’ispirazione michelangiolesca (plasticità anatomica e dettagli curati), anche se il nervosismo e la perfezione di posa (il troppo-finito) michelangoleschi sono stemperati dalla dolcezza tipica raffaelliana.
Ciò che rende la Madonna della Seggiola inconfondibile e iconica (Ingres prende spunto da questa per le sue Odalische nell’Ottocento, per esempio)è la cura per i dettagli ricercati. L’oro brilla, i ricami sono alla moda, i colori sono accostati secondo un accordo caldo/freddo e l’anatomia, specie nel gomito del bambino, è esatta…
Inoltre, dietro alla bellezza formale, esiste un’analisi geometrica che basa la composizione sulla forma tonda del supporto pittorico. Grazie a questa correzione ottica, il Bambino sembra ancora più teneramente cicciottello e la Madonna, scivolando in avanti e sollevando una gamba, suggerisce il dondolio curvo del cullare.
In realtà, la scena è molto semplice. Maria guarda verso lo spettatore stringendo Gesù Bambino in un abbraccio materno; affiorando dallo sfondo scuro, il San Giovannino rivolge un gesto di preghiera a Maria (porta il bastone a forma di croce, che lo identifica come precursore di Cristo).
Il sentimento che prevale è la dolcezza, palpabile nel gesto delle teste di madre e figlio che si toccano. Raffaello è noto per aver umanizzato i Santi, rendendoli simili a noi mortali nelle emozioni positive, ma privati dalla corruzione di quelle negative. La firma di questo artista, del resto è la delicatezza: ha saputo rappresentare la morbidezza, la leggerezza e la sensibilità. Raffaello dimostra il buon gusto senza ostentarlo: la Madonna della Seggiola non è né il sorriso enigmatico della Monnalisa né la tartaruga parlante del David, del resto.
Per Natale guardami almeno una volta come Raffaello dipingeva la sua Fornarina, oh Mr Raincoat!!!
No, voglio essere sincera. Quest’anno non sono stata poi così tanto brava. L’anno scorso, però, ti avevo chiesto una certa cosa sotto il vischio e avevo pure aggiunto di sapere benissimo che è vietato coglierlo e, per non darti problemi con la Forestale, ti avevo detto che andava bene pure senza.
Lo so… non è stata una mossa furba svegliarmi accanto a uno dei tuoi folletti e poi defilarmela…. Ma –che cavolo– la Befana doveva assolutamente portarmi un regalino di consolazione, dato che tu ti sei dimenticato di me in un anno in cui davvero mi ero comportata da brava bambina, senza dire le parolacce, essere troppo selvatica, fare mosse azzardate, epurando la mia sincerità dalle cattiverie ed equilibrando cause – fatti – conseguenze.
Allora, non biasimarmi se quest’anno, accettando di essere nata in un dì di vento, non mi sono più accontentata e ho voluto anche l’uragano, compresi i cocci del giorno dopo, che ho raccolto e ricucito insieme, come riuscivo.
Perciò, che cosa vorrei per quest’anno?
Ununicorno.
Tu dirai che gli unicorni non esistono o che li vedo solo io, perché tu sei un uomo rude del Nord, abituato a Renne, Bombardino e Rock’n’Roll. Io dico che gli unicorni, se ci badi bene, sbucano fuori sempre al momento giusto (non serve andare nei boschi, a volte basta girare l’angolo dopo 8 ore di lavoro; anch’io ero sicura che li avvistassero solo in Valmalenco o in Osteria, neh!). Sono quelle cose che sono sbagliate, folli, amorali, impensabili, improvvise, fairy as a star when only one is shining in the sky, ma che ti fanno sentire felice e sprizzante di quella polverina magica che accompagna il loro frettoloso trotto: se non ci stai attento passano e non te ne accorgi nemmeno….
Ti prometto che ridurrò ai minimi storici le strette di mano, o come cavolino di Bruxelles le vuoi definire, penserò al bene dei miei folletti-turisti, alle coronarie del mio Capo A. e alla meta del mio viaggio di compleanno, che vorrei tanto fare ma non so ancora dove. Ma con unicorno in giardino, sarebbe tutto diverso, non credi? Magari riuscirei a cacciarmi meno nei guai per andare a caccia di farfalle (nello stomaco).
Klaus, insomma, per quest’anno ti chiedo di portare pazienza: ho deciso di essere me. Tu te lo ricordi, vero, quanto era stato straziante avere il Suo regalo sotto l’albero e, al momento di scartarlo, Lui non c’era più? Non voglio più vivere quella sensazione di essere sbagliata, penitente, dimenticata, come se qualcuno mi avesse tolto il diritto di vivere la mia vita. Oggi che sono felice, voglio continuare ad esserlo.
Vorrei tanto un unicorno. Perché… Voglio tenere in mano ciò che mi fa sentire viva come una bolla di sapone. Voglio volere quello che voglio (senza sentirmi in colpa) e credere a Babbo Natale anche se ho quasi 28 anni. Non me ne importa del finale, voglio una storyline avvincente, insomma.
Perciò, ti prego di fare il possibile quest’anno. Lo so che l’anno scorso ti avevo chiesto qualcosa di azzardato, un CiccioBello con il quale avrei giocato qualche mese e poi chissà. Ti avevo chiesto un bacio sotto il vischio quando non facevo altro che fare finta che mi piacessero le romanticherie vuote e che si potessero fare dichiarazioni d’amore con un trolley in mano e un passato ancora da chiudere, che faceva corrente. Perciò, posso avere un unicorno, visto che sono tornata sul lato A del mio disco?