Da località Bocchetti, dove sono site le Scuole Elementari di Colorina, si diparte un percorso in salita (ma non troppo) ricco di dipinti votivi del XV secolo, tutti abbastanza analoghi: sono delle Madonne in Trono con la foggia arcaica del manto rosso e del Bambino ritto e benedicente. All’apice della strada troviamo una piccola chiesetta. Un po’ tutti i nostri paesini, infatti, hanno in dotazione delle piccole chiesette di montagna che si chiamano “madonnine”…
Questa madonnina è dedicata alla Madonna di Caravaggio (apparsa in questo luogo nel 1432) e sorge su una chiesa preesistente più piccola del Quattrocento, già dedicata alla Madonna del Carmine. La sua forma attuale, compresa del porticato, risale al 1730 circa. La chiesa fu ristrutturata nel Settecento per il cambio della dedicazione, ormai molto sentita.
Durante il restauro del 1976, è emerso l’ importante affresco che adorna l’altare (prima di questa data, in altare faceva da protagonista una statua degli Anni Trenta, una Madonna ex voto per l’epidemia di tifo) e che era stato coperto dal restauro Settecentesco.

L’affresco, che rappresenta una Madonna in Trono, segue l’iconografia antica del manto rosso (significa che Maria ha una natura divina). La corona e il giglio identificano una Madonna del Carmelo. Il Bambino, sempre ritto e benedicente (allude al Giorno del Giudizio), veste una tunica verde, poiché è Dio che si è fatto Uomo. La veste di Maria include la simbologia dell’ancora, legata al sacrificio di suo Figlio. Il trono elaborato, il pavimento rosso e il fondo verde ci portano a collocare l’opera nella felice stagione dei dipinti votivi di artisti anonimi e itineranti sulla scia di un’arte ancora tardo-medievale. Era ancora una religione che voleva far paura più che rincuorare 🙂
❤ Miss Raincoat