In quei periodi storici imparati a memoria, quelli che ci sembrano magari meno avvincenti di altri, si va a collocare la vita di Teodora, imperatrice bizantina – la moglie di Giustiniano e protagonista dei celebri mosaici di San Vitale a Ravenna. Presagita da una colonna spezzata, la sua morte di cancro a 51 anni fu il primo caso documentato di questa malattia. Ma questo è solo il finale di una storia di vita avventurosa.…
Teodora era la bellissima figlia di un guardiano delle belve presso l’Ippodromo di Costantinopoli.
Le fazioni di tifoseria dei carri avevano anche una corrispettiva appartenenza sociale. La famiglia di Teodora era dei verdi e appoggiava la borghesia commerciale; gli azzurri, invece, parteggiavano per i nobili latifondisti e, ovviamente, l’Imperatore (anche se, alla morte del padre, per convenienza e favori, si schiereranno con gli azzurri).
Dopo la morte del padre, appunto, la madre avvia lei e le sorelle all’attività di ballerina di teatro, ai tempi paragonabile all’attrice porno. Non era un mestiere ben retribuito, se non per il fatto che andava sommato alla prostituzione. Teodora non sapeva né ballare né danzare, perciò puntò tutto sulla sua simpatia mordace che, unita al fascino, fu il perno della sua carriera.
Ad Alessandria, però, qualcosa dentro lei cambia. Una crisi mistica la porta a convertirsi alla religione monofisita (Gesù è solo divino e la sua forma umana è solo apparenza), in contrasto con quella ortodossa e “di Stato”.
Tornata a Costantinopoli, viene notata da Giustiniano e ne diventa amante. Per Giustiniano non è un periodo facile: gli Azzurri si stanno macchiando di omicidi efferati e i suoi zii non approvano la relazione con Teodora, che lui vorrebbe addirittura sposare. Eppure, approfittando della morte della zia e della demenza senile dello zio riesce nel suo intento. Senza portare il lutto, una volta morto lo zio, si sposa e Teodora viene incoronata.
Il loro fu un matrimonio molto moderno. Tra di loro accettavano opinioni in contrasto (anche la fede religiosa diversa) e andavano molto d’accordo anche se avevano entrambi caratteri molto forti, insomma erano complementari. ed entrambi regnavano con lo stesso potere.
La moglie di Belisario era la sua cara amica Antonina. La stessa donna che, facendo la spia per Teodora, sventò la congiura di Giovanni di Cappadocia contro Giustiniano. Teodora si sdebitò aiutando l’amica adultera. Antonina si era trovata un amante mentre il marito era in guerra in Persia, infatti. Belisario, per contro, la fece segregare in una torre. Teodora lo obbliga a perdonarla e fa anche riavvicinare Antonina all’amante. Inutile dire che Belisario e Teodora non si sopportavano!!! 🙂
Un esempio della loro unione è ciò che successe durante la sanguinosa Battaglia di Nika del 532, in cui Verdi e Azzurri si scontrarono per l’Impero. Giustiniano andò nel panico, voleva fuggire, ma lei prese le redini del comando per ridimensionare lo scontro (placato dal generale Belisario).
Tutto ciò che sappiamo su Teodora lo dobbiamo a Procopio – uno storico militare dell’epoca che in Storia Segreta pubblica tutte le verità che non aveva detto per la censura durante l’impero di Giustiniano (una sorta di puntata di Domenica Live). Non dobbiamo escludere che lo scrittore, mentre accusava Giustiniano di aver rovinato l’impero con tasse e sposando Teodora del Postribolo, ci abbia un po’ calcato la mano.
Teodora fu una donna unica e straordinaria. Grazie al legame con suo marito l’Impero Romano conobbe l’ultimo periodo di splendore. Teodora rimane eterna e sfavillante come le tessere di un mosaico.
❤ Miss Raincoat