Cose a random che ho scoperto durante questa torrida estate
Sono una grande fan del turismo enogastronomico. E degli aperitivi. E delle paste lievitate. Mantenere la linea è una delle cose alle quali bado, anche se non mi piace.
Al primo posto della classifica dei cibi c’è la pinsa.
La pinsa non è una pizza ma una focaccia salata, tipica dello street food laziale (ma anche quei dove magnà è sacrosanto diritto), con una crosta leggera e croccante e più soffice all’interno. La sua origine è antichissima: veniva impastata e spianata (pinsere = allungare) già dalle antiche popolazioni laziali. Nell’Antica Roma era il pasto dei poveri contadini che la utilizzavano anche per accattivarsi la benevolenza degli dei. In effetti, anche Virgilio la cita nell’ “Eneide”, nel passo in cui il re Lavinio accoglie Enea nei pressi di Roma. Oggi la pasta di questa focaccia viene realizzata con un mix di farine (miglio, orzo e farro), sale, erbe aromatiche, lievito madre e molta acqua (80%); può essere bianca o rossa. Questi ingredienti e la lievitazione che supera le 24 ore la rendono davvero molto digeribile.
Al primo posto della classifica delle birre (perché la birra fa irrimediabilmente estate) c’è la Andechser Export Dunkel.
Dalla Capitale ci spostiamo in Baviera, al sud della Germania. Andechs è una ridente paesino sulla cui sommità si può trovare un antico Monastero benedettino in stile barocco, dove l’ora et labora è stato tradotto in birra d’eccellenza. La Export Dunkel è una birra color rosso castagna, con una schiuma consistente ma dai pori sottili (alcool 4,9%) . Non sono ovviamente un’esperta espertissima, però mi è parso che sapesse di malto, frutta secca, uva passa/caramello e cacao.
Sito Ufficiale Andechs (in italiano)
❤ Miss Raincoat