Jack Vettriano è lo pseudonimo di Jack Hoggan, pittore scozzese di origini italiane, nato nel 1951 e ancora in vita.
Anche se oggi è annoverabile tra gli artisti più popolari e ricchi, è cresciuto in una famiglia povera, ha abbandonato gli studi da ragazzino per lavorare e ha iniziato a dipingere con gli acquerelli da autodidatta già ventunenne.
La sua artistica è fatta di colori brillanti presi in prestito da Monet e Renoir, anche se è la sua narrativa eloquente, quanto non detta, che indaga i vizi della società, a costituire il suo leit motiv.
“Mad Dogs” (del 1991) è uno dei suoi dipinti a olio più celebri e identificativi. Il titolo è un’espressione popolare inglese per indicare delle persone pazze scatenate. Nella composizione troviamo delle immagini tipiche, come il relax sulla spiaggia, e l’ombrello; tuttavia non sappiamo quale sia il motivo della danza dei personaggi. In tutte le opere di Vettriano vengono inscenati palcoscenici di storie che, poi, si crea lo spettatore, senza però utilizzare l’escamotage metafisico di Dalì o Magritte.
Il sentimento che l’artista vuole comunicare è il romanticismo nostalgico degli Anni Cinquanta, facendoci entrare in momenti di vita privata, di attesa, di desiderio o di solitudine, come in un set cinematografico. La spiaggia, per lui, è il luogo dove tutto può succedere, carico di un erotismo raffinato, poiché lasciato in sospeso per porre l’accento sul fatto che per lui il Sesso è una cosa seria. La gente è matta perché non sa più fare l’Amore.
“Vivo in un Mondo che è capace di spezzarti il cuore. Credo di riuscire ad essere creativo solo se sto vivendo un momento psicologicamente difficile. La mia Arte è fatta di anni di introspezione, nicotina, alcool, antidepressivi e Tamezepam [è un farmaco per l’insonnia]” – J. Vettriano
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